Nel pometo

Betarice-Borroni,-Eva,2007

Beatrice Borroni, Eva, 2007

Scivola lento lungo i tronchi del pometo
rosso di mele già mature.
Gira silenzioso,
saggia l’aria
profonda di profumi
e prede inconsapevoli.
Come solco di pettine separa
i lunghi steli d’erba
e furtivo morde gemme d’oleandro.

Viscido tronco senza ali o zampe
testa scolpita in una lama fredda
ma gli occhi gialli tagliati dalla luce
scrutano il cuore degli esseri viventi.

Mentre la luna in una notte chiara
tesse tra foglie maschere d’argento,
e dietro brevi sogni d’ombra,
sorride al corpo attorcigliato del serpente,
una ragazza in piedi in mezzo al prato
nuda le braccia alzate, narra il suo dolore:
«Al fuoco rosso delle mele intorno alle mie spalle
scuotono le farfalle ali colorate.
Piccoli pesci quando scendo al fiume
inargentati mi carezzano le gambe.
I miei capelli odorano di bosco,
la mia pelle di giunco che fiorisce
e miele che si scioglie tra le labbra.

Ma nessun uomo m’ha sfiorato i fianchi.


Per me solleva la tua testa di diamante,

saetta con la lingua il tuo veleno,
portami quella mela la più alta
sopra il ramo più alto che rosseggia.

Poggiala sul mio ventre e che l’amore

sciolga il mio desiderio dal peccato.»