Ucraina (Ita – Fr – Eng – Esp)

ANCH’IO CELEBRO CON DOLORE UN ANNO D’INVASIONE ARMATA DELLA RUSSIA.
CREDO CHE I VERSI SCRITTI ALLORA SIANO STATI MALAUGURATAMENTE PROFETICI.

marcellocomitini

Foto di Dominika Zarzycka

Ho scritto questa poesia (i cui versi non sono né eleganti né raffinati) spinto dall’angoscia per le sorti del popolo ucraino e per quelle della libertà e dell’indipendenza.
Ucraina

Il fiume riversa masse di metallo arroventate
invade le città le ricopre di macerie
sparge la morte sui simboli dell’umano
con il grido disumano
di acque turbolente sino sui tetti delle case
e gli uomini affogati tagliano gli alberi
ne fanno barriera a tutto il fuoco
che romba e rotola, troppo violento
e spietato perché sia diretto a loro.
Invocano aiuto da chi guarda
con le lacrime agli occhi.
Relegati nei tunnel gli esseri umani
odono il fragore della tempesta,
fissano le mura con ansia di morte.
Ma cosa si muove all’orizzonte? Una nuvola inerme
di pietà che mormora col rumore del tuono
ma resta in alto a guardare
e si domanda se valga la pena aggiungere…

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Sigari in solitudine

.

Alla luce della tenue lampada
per non disturbare i compagni
fantasmi che dormono
nei libri lungo le pareti
tronco con cura i miei sigari
come la vita separa con cura
il presente dal mio passato.
Li allineo sul piano di marmo
e lentamente li depongo
in una scatola verde.
Come rami strappati
da un albero senza frutto
inariditi non temono il fuoco
che li brucia e li salva in fumo.
Sono come nel tempo
il mio volto e le mie mani.
Non ho più nulla da dare
né da chi ricevere.
Il silenzio mi avvolge
e anch’io attendo
che la morte mi tagli e mi deponga
nella sua scatola grigia
senza speranza
che il fuoco mi bruci e mi salvi.


Cigares en solitude

À la lumière de la lampe tamisée
pour ne pas déranger les compagnons
fantômes qui dorment
dans les livres le long des murs,
je coupe soigneusement mes cigares
comme la vie sépare soigneusement
le présent de mon passé.
Je les aligne sur le dessus en marbre
et les place lentement
dans une boîte verte.
Comme des branches arrachées
à un arbre desséché sans fruit,
ils ne craignent pas le feu
qui les brûlera et les sauvera en fumée.
Ils sont comme dans le temps
mon visage et mes mains.
Je n’ai plus rien à donner
ni de qui recevoir.
Le silence m’enveloppe et moi aussi
j’attends que la mort me coupe
et me dépose dans sa boîte grise
sans espoir que le feu me brûle et me sauve.


Cigars in solitude

In the light of the dim lamp
so as not to disturb the fellow
ghosts who sleep
in the books along the walls
I carefully trim my cigars
as life carefully separates
the present from my past.
I line them up on the marble top
and slowly place them in a green box.
Like branches torn
from a dried up fruitless tree
they do not fear the fire
that burns them
and saves them in smoke.
They are like in time
my face and my hands.
I have nothing more to give
nor from whom to receive.
Silence envelops me
and I too wait for death
to cut me and lay me in its gray box
with no hope
that the fire will burn me and save me.

Cigarros en soledad

A la luz de la lámpara tenue
para no molestar a los compañeros
fantasmas que duermen
en los libros pegados a las paredes,
corto con cuidado mis cigarros
como la vida separa con cuidado
el presente de mi pasado.
Los alineo en la superficie de mármol
y los coloco lentamente
en una caja verde.
Como ramas arrancadas
de un árbol seco y estéril
no temen al fuego
que los quema y los salva en humo.
Son como en el tiempo
mi cara y mis manos.
Ya no tengo nada que dar
ni de quien recibir.
El silencio me envuelve
y yo también espero
que la muerte me corte
y me deposite en su caja gris
sin esperanza de que
el fuego me queme y me salve.

Cechov – Una lezione di vita by Marcello Comitini

Ringrazio ancora una volta e molto volentieri la gentile attenzione che Juan re Crivello riserva al mio pensiero, in qualunque forma – poesia, critica, racconto – si esprima. È un privilegio di cui sono infinitamente grato a Juan, che mi dimostra d’aver ben compreso il mio carattere molto riservato.

MasticadoresItalia // Editore: J re crivello

Il Monaco nero, titolo dal sapore vagamente lugubre, sembra annunciare toni cupi e malinconici. In realtà si tratta di un racconto in cui Cechov rivela, con il suo stile particolare (spesso definito a torto asettico), la convinzione di essere un uomo soggetto a crisi di sfiducia verso le proprie capacità letterarie e a momenti di certezza sul proprio essere diverso dagli altri (forse migliore?). Diverso certamente perché questo scrittore non ha mai ritenuto di poter occupare il piedistallo di colui che sa e crede di poter dare la risposta ai mali dell’uomo.

Immaginiamo questi suoi pensieri osservando i personaggi del racconto che vivono un’esistenza apparentemente semplice, quasi ingenua, privi della capacità di esprimere considerazioni assolute e trancianti, però dotati di risvolti psicologici.

I loro caratteri (che Cechov ha la maestria di svelare lentamente e con estrema abilità) costituiscono l’humus ideale per l’apparizione del Monaco nero, che altro non è che…

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La tua voce in sogno (Ita – Fr – Eng- Esp)

Edvar Munch, Summer-Night, 1896

a Catherine

Si accende una voce nel mio sogno.
Viene da te soave e mi domanda
quali onde cupe s’infrangono
dentro il mio cuore.
Onde che non fanno rumore
come coltelli nella mia carne.
Non ti rispondo. Cancello il sogno
ma conservo la tua voce
calda come i tramonti
che nel cielo di Roma disegnato
con le nostre parole
hanno dato fuoco alle nostre labbra.
Conservo l’immagine
delle tue mani
che hanno lasciato volare
il rosso come sangue sulle tue tele
come una farfalla nell’alba blu
che si fonde al rosa screziato
e brandelli d’azzurro che palpitano.
Mi raggiunge il tuo profumo
che ha attraversato tutta l’Europa
sulle trasparenti ali di una colomba
per inebriarmi
con la fragranza del tuo corpo.
Tornano a fiorire i calici amaranti
dei nostri fiori intimi
sbocciati al calore dei nostri corpi.
Tornano le immagini degli amanti
e il loro carezzarsi sotto il sole
che mi ricordano
il sole delle nostre carezze
che ora scaldano le mie notti.
La tua voce spegne la luce
come occhi che si chiudono
ma riaccendono la certezza
che sei viva e mi ami.
Questo solo desidero
ascoltarti e amarti.

Ta voix dans mon rêve

Une voix s’allume dans mon rêve.
Elle vient de toi doucement
et me demande quelles vagues sombres
déferlent dans mon cœur.
Des vagues qui ne font pas de bruit
comme des couteaux dans ma chair.
Je ne lui réponds pas.
J’efface le rêve mais je garde ta voix
aussi chaude que les couchers
qui embrasent nos lèvres
dans le ciel de Rome dessiné
avec nos mots.
Je garde l’image de tes mains
qui laissent voler le rouge
comme du sang sur tes toiles
comme un papillon dans l’aurore bleue
qui se mêle au rose chiné
et aux lambeaux d’azur qui palpitent.
Ton parfum
qui a traversé toute l’Europe
m’arrive sur les ailes
transparentes d’une colombe
pour m’enivrer
de l”arome de ton corps.
Les verres d’amarante
de nos fleurs intimes
qui s’épanouissent
dans la chaleur de nos corps
refleurissent.
Les images des deux amants
et de leurs caresses sous le soleil
reviennent, me rappelant
le soleil de nos caresses
qui réchauffent mes nuits.
Ta voix éteint la lumière
comme des yeux qui se ferment
mais ravivent la certitude
que tu es vivante et que tu m’aimes.
C’est seulement ça que je veux
t’écouter et t’aimer.

Your voice in my dream

A voice lights up in my dream.
He comes to you softly and asks me
what dark waves are rolling
in my heart.
Waves that don’t sound
like knives in my flesh.
I don’t answer you. I erase the dream
but I keep your voice
warm as the sunsets
that set our lips ablaze
in the sky of Rome drawn
with our words.
I keep the image
of your hands letting the red fly
like blood on your canvases
like a butterfly in the blue dawn
which mingles with mottled pink
and fluttering shreds of blue.
Your perfume comes to me which
has crossed all of Europe
on the transparent wings of a dove
to intoxicate me with your aroma.
The amaranth glasses
of our intimate flowers
that bloom in the warmth of our bodies
bloom again. The images of lovers
and their caresses under the sun are back,
reminding me of the sun of our caresses
which now warm my nights.
Your voice extinguishes the light
like closing eyes
but revives the certainty
that you are alive and that you love me.
That’s the only thing I want
to listen to you and love you.

Tu voz en sueño

Una voz se enciende en mi sueño.
Viene de ti suavemente y me pregunta
qué ondas oscuras rompen
dentro de mi corazón. Ondas que no hacen ruido
como cuchillos en mi carne.
No te respondo Cancelo el sueño
pero mantengo tu voz
cálida como los atardeceres
que encienden nuestros labios
en el cielo de Roma dibujado
con nuestras palabras.
Guardo la imagen
de tus manos
que dejan volar
el rojo como la sangre en tus lienzos
como una mariposa en del amanecer el azul
que se funde con el rosa moteado
y los jirones de azul que laten.
Me llega tu perfume
que ha atravesado toda Europa
sobre las alas transparentes de una paloma
para embriagarme con tu fragancia.
Vuelven a florecer las copas amaranto
de nuestras flores íntimas
en el calor de nuestros cuerpos.
Vuelven las imágenes de los amantes
y sus caricias bajo el sol,
recordándome el sol de nuestras caricias
que ahora calientan mis noches.
Tu voz apaga la luz
como ojos que se cierran
pero reavivan la certeza
de que estás viva y me amas.
Esto solo quiero
escucharte y amarte.

Light and darkness

Again and always thanks to Manuela Timofte 🌹 for her patience and exquisite attention to my poems.🙏

Gobblers & Masticadores

by Marcello Comitini

What illusion was born
when I woke up
in the light of dawn?
The houses and the trees, even old,
rejoice in so much light
and believe they breathe
at the edge of the sea
or among the shy flowers of the countryside.
They play
with the imaginary waves,
open the windows
widen the branches,
offer leaves and buds to the sun.
Still and blind,
isn’t it me what I think they’re happy?
The light comforts my pains
but in the darkness it cannot deceive me.
They are trees in the wind,
shadows that move
without knowing their story
and the houses between the walls
breathe the sleep of sleepers.

Imagine de js j de la Pixabay 

https://marcellocomitini.wordpress.com

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Pietre sporche di sangue (Ita – Fr – Eng – Esp)

___________Guerra ________________________Terremoto_____________

Quando le pietre sono sporche di sangue
e il cielo è azzurro come se ridesse
gli uomini non sanno d’essere già tutti morti
e pregano che i morti siano ancora vivi.
Certo è soltanto che i volti sono lavati
dalle mani bagnate di pianto.
È questo il solo segno
della dignità dell’essere umano.

Pierres tachées de sang

Quand les pierres sont tachées de sang
et que le ciel est bleu comme s’il riait,
les hommes ne savent pas qu’ils sont tous déjà morts
et ils prient pour que les morts soient encore vivants.
Ce qui est certain, c’est seulement
que les visages sont lavés
par des mains mouillées de larmes.
C’est le seul signe
de la dignité de l’être humain.

Bloodstained stones

When the stones are stained with blood
and the sky is blue as if laughing,
men do not know that they are all already dead
and they pray that the dead are still alive.
What is certain is only
that the faces are washed by hands
wet with tears.
This is the only sign
of the dignity of the human being.

Piedras manchadas de sangre

Cuando las piedras están manchadas de sangre
y el cielo es azul como si riera,
los hombres no saben que ya están todos muertos
y rezan para que los muertos sigan vivos.
Lo cierto es que los rostros sont lavados
por las manos mojadas de lágrimas,.
Este es el único signo
de la dignidad del ser humano.

Fiordaliso (Ita – Fr – Eng – Esp)

Fiordaliso

Catherine

Di cosa parla il mio silenzio
che ha trovato spazio
nel palmo della mia mano?
Per ascoltarlo ho allargato le dita
come le sbarre della mia prigione.
Immobile come un sasso
parla e ricorda
la storia della donna fiordaliso
dai petali azzurri e sottili
innamorata di quel vecchio
con lo sguardo alle stelle.
Le sue mani gli sfiorarono gli occhi
e il vecchio sentì sulla pelle
il colore dei petali
e il calore del sole.
Sono parole che narrano
e danno fuoco
al vuoto delle mie mani
un peso carnale.
ai petali azzurri del fiordaliso
mutati in tenebre sui miei occhi
dal suo doloroso silenzio.

Bleuet

De quoi parle mon silence
qui a trouvé de la place
dans la paume de ma main ?
Pour l’écouter j’écarte les doigts
comme les barreaux de ma prison.
Immobile comme une pierre,
il parle et rappelle
l’histoire de la femme bleuet
aux fins pétales bleus
amoureuse de ce vieil homme
avec les yeux aux étoiles.
Ses mains effleurèrent les yeux
et le vieil homme sentit sur la peau
la couleur des pétales
et la chaleur du soleil.
Ce sont des mots qui racontent
et mettent le feu
au vide de mes mains
un fardeau charnel.
aux pétales bleus du bleuet
transformés en ténèbres sur mes yeux
par son douloureux silence.

Cornflower

What is my silence talking about
that has found space
in the palm of my hand?
To listen to him I spread my fingers
like the bars of my prison.
Immovable as a stone,
he speaks and remembers
the story of the cornflower woman
with thin blue petals
in love with that old man
with his gaze at the stars.
Her hands touched his eyes
and old man felt on his skin
the color of the petals
and the warmth of the sun.
They are words that narrate
and set fire
to the emptiness of my hands,
a carnal weight
to the blue petals of the cornflower
turned into darkness on my eyes
by her painful silence.

Aciano

¿De qué habla mi silencio
que ha encontrado espacio
en la palma de mi mano?
Para escucharlo abro los dedos
como los barrotes de mi prisión.
Inmóvil como una piedra,
habla y recuerda
la historia de la mujer aciano
de finos pétalos azules
enamorada de aquel anciano
con los ojos en las estrellas.
Sus manos rozaron sus ojos
y el anciano sintió en su piel
el color de los pétalos
y la calidez del sol..
Son palabras que narran
y donan fuego
al vacío de mis manos
un peso carnal
a los pétalos azules del aciano
convertidos en tinieblas en mis ojos
por su doloroso silencio.

Visioni (Ita – Fr – Eng – Esp)

DigialArt di Marcello Comitini

Visioni

Entra nella mia stanza
una brezza color cognac.
Alla finestra voli di corvi
contro il sole del tramonto.
Fumo bevo sogno leggo il romanzo
che avrei voluto vivere e non ho scritto.
Il cuore pulsa lento. Sì, vivo
quel che scrivo e quel che scrivo
è solo il mio vivere a singhiozzi.
Al di là delle pareti
i miei familiari tacciono
davanti alle scene del film d’avventure
di uomini e donne che poi tornano
sui campi fertili dell’infanzia
nelle tenere sere profumata
di solitudine e carezze.
Quando scorrono le immagini
di sguardi e gesti muti passano
sui loro volti i ricordi delle avventure
e le onde quiete della musica li uniscono
come le arcate di un ponte
poggiate sulle malinconie
da ciascuno conservate nel petto .
Nei lunghi e deserti corridoi fra le case
le auto come guerrieri mercenari
tagliano l’asfalto con lame gialle d’acciaio.
La notte sanguina luce sulle rovine
conquistate a ogni fanale.
Nel cielo buio della mia stanza
si apre il chiaro della luna
e dalle pagine del libro viene avanti
come dal lungo viale di un giardino
la donna in abito rosso della storia
appena terminata.
Cometa di cristallo luminoso
lascia cadere come pulviscoli dal cielo
dolorosi sussurri d’addio.
I miei familiari assistono
alla parola che mette fine al film.
Fumo bevo
tossisco e sogno
nel silenzio del cuore che batte piano.
Al di là delle pareti non c’è più nessuno.

Visions

Dans ma chambre une brise entre
avec son couleur cognac.
A la fenêtre les corbeaux volent
contre le soleil couchant.
Je fume, bois, rêve, lis le roman
que je voulais vivre et que je n’ai pas écrit.
Le cœur bat lentement. Oui, je vis
ce que j’écris et ce que j’écris
n’est que ma vie par à-coups.
Au delà des parois,
les membres de ma famille se taisent
devant les scènes du film d’aventures
d’hommes et de femmes
qui retournent ensuite sur les champs
fertiles de l’enfance
parfumée dans les tendres soirées
de solitude et de caresses.
Quand les images passent
de regards et de gestes silencieux,
les souvenirs des aventures
défilent sur leurs visages
et les ondes tranquilles de la musique
les unissent comme les arches d’un pont
fondé sur la mélancolie que chacun
garde dans sa poitrine.
Dans les longs couloirs déserts entre les maisons,
des voitures comme des guerriers mercenaires
coupent l’asphalte avec des lames d’acier jaune.
La nuit saigne de lumière sur les ruines
conquises à chaque réverbère.
Dans le ciel sombre de ma chambre
le clair de la lune s’ouvre
et des pages du livre la femme
à la robe rouge de l’histoire
qui vient de se terminer, émerge
comme de la longue allée d’un jardin.
Une comète de cristal lumineuse
qui laisse tomber des murmures douloureux
d’adieu comme de la poussière du ciel.
Ma famille assistent au mot
qui met fin au film.
Je fume, bois, tousse et je rêve
dans le silence de mon cœur
qui bat lentement.
Il n’y a plus personne au-delà des parois.

Visions

A cognac-colored breeze
enters my room.
Crows fly to the window
against the setting sun.
I smoke, I drink, I dream, I read the novel
that I wanted to live and didn’t write.
The heart beats slowly. Yes, I live
what I write and what I write
is just my life in spurts.
Beyond the wall,
my family members are silent
in front of the scenes of the adventure film
of men and women then return
to the fertile fields of their childhood
scented of solitude and caresses
in the tender evenings.
When the images of looks and silent gestures pass,
the memories of adventures parade on their faces
and the quiet waves of the music unite them
like the arches of a bridge founded
on the melancholy that each one
keeps in his chest.
In the long deserted corridors between the houses,
cars like mercenary warriors
cut the asphalt with blades of yellow steel.
The night bleeds with light
on the conquered ruins
with each lamppost.
In the dark sky of my room
the moonlight opens
and from the pages of the book
the woman in the red dress of the story
that has just ended emerges
as if from the long path of a garden.
A luminous crystal comet
drops sorrowful farewell whispers
like dust from the sky.
My family members watch
the word that ends the movie.
I smoke, drink, cough
and dream in the silence
of my slowly beating heart.
There is no one beyond the walls anymore.

Visiones

Una brisa color coñac
entra en mi habitación.
En la ventana los cuervos vuelan
contra el sol poniente.
Fumo, bebo, sueño, leo la novela
que quise vivir y no escribí.
El corazón late lentamente. Sí, vivo
lo que escribo y lo que escribo
es sólo mi vivir a trompicones.
Más allá de las paredes, mis familiares
guardan silencio frente a los escenarios
de la película de aventuras
de hombres y mujeres
que luego regresan a los fértiles campos
de su infancia, perfumada
en las tiernas tardes
de soledad y caricias.
Cuando pasan las imágenes
de miradas y gestos silenciosos,
los recuerdos de las aventuras pasan sus rostros
y las ondas tranquilas de la música los unen
como los arcos de un puente fundado
sobre la melancolía que cada uno
guarda en su pecho.
En los largos y desiertos pasillos entre las casas,
autos como guerreros mercenarios
cortan el asfalto con cuchillas de acero amarillo.
La noche derrama luz sobre las ruinas
conquistadas a cada farola.
En el cielo oscuro de mi habitación
se abre la luz de la luna
y de las páginas del libro emerge
como de la larga avenida de un jardín
la mujer del vestido rojo del cuento
que acaba de terminar.
El cometa de cristal luminoso deja caer
como polvo del cielo dolorosos
susurros de despedida .
Mis familiares son testigos
de la palabra que termina la película.
Fumo, bebo, toso y sueño en el silencio
de mi corazón que late lento.
No hay nadie más allá de las paredes.

Mandorlo in fiore (Ita – Fr – Eng – Esp)

Van Gogh, Amandier en fleurs, 1890

Non riesco a guardare il sole
quando il vento denuda
ogni paesaggio e lo tormenta.
Con le labbra invento
un giardino
sul palmo della mia mano.
In ogni suo angolo
l’immagine onnipresente
di un mandorlo in fiore.
Affonda le sue radici
nella storia accumulata
dalle ferite dell’animo.
Mi è impossibile non amarlo.
Nascosto tra le pietre
un rosso fiume di ricordi
dirompe
trascina la memoria
lungo corridoi di luci e di ombre.
Una pioggia fitta e imprevedibile
dilava il mandorlo
logora i fiori e le radici.
Rende il giardino inaccessibile.

Amandier fleuri

Je ne peux pas regarder le soleil
quand le vent dépouille
chaque paysage et le tourmente.
Avec mes lèvres j’invente
un jardin
dans la paume de ma main.
Dans chaque recoin
l’image omniprésente
d’un amandier en fleur.
Il plonge ses racines
dans l’histoire accumulée
par les blessures de l’âme.
Il m’est impossible de ne pas l’aimer.
Cachée parmi les pierres,
une rivière rouge de souvenirs
déborde,
entraîne la mémoire
dans des couloirs de lumières et d’ombres.
Une pluie épaisse et imprévisible
délave l’amandier
sape les fleurs et les racines.
Rend le jardin inaccessible

Almond tree in bloom

I can’t look at the sun
when the wind strips
every landscape and torments it.
With my lips I invent
a garden
in the palm of my hand.
In every corner
the omnipresent image
of an almond tree in bloom.
It has its roots
in the history accumulated
by the wounds of the soul.
It is impossible for me not to love him.
Hidden among the stones,
a red river of memories
overflows,
drags the memory
down corridors of light and shadow.
A thick and unpredictable rain
washes the almond tree
undermines the flowers and the roots.
Makes the garden inaccessible

Almendro en flor

No puedo mirar el sol
cuando el viento desnuda
todo paisaje y lo atormenta.
Con mis labios invento
un jardín
en la palma de mi mano.
En cada rincón
la imagen omnipresente
de un almendro en flor.
Hunde sus raíces
en la historia acumulada
por las heridas del alma.
Es imposible para mí no amarlo.
Escondido entre las piedras,
un río rojo de recuerdos
se desborda,
arrastra la memoria
por corredores de luz y sombra.
Una lluvia espesa e impredecible
lava el almendro
socava las flores y las raíces.
Hace el jardín inaccesible.

Grazie – Merci – Thanks – Gracias

Peonie

Ancora una volta chiedo perdono per il mio silenzio. Lo chiedo a tutti i 106 amici che hanno letto il mio post. In particolare modo lo chiedo ai cari amici che hanno espresso pensieri di conforto e di sprone
Willyco,
Low profile,
Susylaya,
Emyly Cabor,
Valeria di Valy71,
Marina di Vengodalmare,
Miriam di Les Sentiers De Vague-Nord,
Elena Delle Selve,
Dominique di Les petits bla bla,
Francesca Salemme,
Hanna,
Paolina Campo,
Filipa Moreira da Cruz,
Delphine di Lesfaitsplumes,
Mariella di aamoreinfinito,
Glicine61,
Luisa Zambrotta di Wordsandmusicandstories
Aruna

Ma soprattutto il mio più sentito ringraziamento dal profondo del cuore per le loro affettuosissimi parole va a
• Niasunset
• Milena Bonazzi
• Marguerite di Le jardin secrêt
• Giusy di Nemesys
• Desirè di Desirè760.

– – – – – – –

Encore une fois je m’excuse pour mon silence. Je demande à tous les 106 amis qui ont lu mon message. Je demande d’une manière particulière. aux chers amis qui ont exprimé des pensées de réconfort et d’encouragement
Willyco,
Low profile,
Susylaya,
Emyly Cabor,
Valeria de Valy71,
Marina de Vengodalmare,
Miriam de Les Sentiers De Vague-Nord,
Elena Delle Selve,
Dominique de Les petits bla bla,
Francesca Salemme,
Hanna,
Paolina Campo,
Filipa Moreira da Cruz,
Delphine de Lesfaitsplumes,
Mariella de aamoreinfinito,
Glicine61,
Luisa Zambrotta de Wordsandmusicandstories
Aruna

Mais surtout mes sincères remerciements du fond du coeur pour leurs mots très affectueux vont à
• Niasunset
• Milena Bonazzi
• Marguerite di Le jardin secrêt
• Giusy di Nemesys
• Desirè di Desirè760

– – – – – – –

Once again I apologize for my silence. I ask all 106 friends who have read my post. I ask especially to dear friends who have expressed thoughts of comfort and encouragement
Willyco,
Low profile,
Susylaya,
Emyly Cabor,
Valeria of Valy71,
Marina of Vengodalmare,
Miriam of Les Sentiers De Vague-Nord,
Elena Delle Selve,
Dominique of Les petits bla bla,
Francesca Salemme,
Hanna,
Paolina Campo,
Filipa Moreira da Cruz,
Delphine of Lesfaitsplumes,
Mariella of aamoreinfinito,
Glicine61,
Luisa Zambrotta of Wordsandmusicandstories
Aruna

But above all my heartfelt thanks from the bottom of my heart for their very affectionate words go to
• Niasunset
• Milena Bonazzi
• Marguerite di Le jardin secrêt
• Giusy di Nemesys
• Desirè di Desirè760.

– – – – – – –

De nuevo, pido disculpas por mi silencio. Les pregunto a todos los 106 amigos que han leído mi publicación. Pido especialmente a los queridos amigos que han expresado pensamientos de consuelo y aliento
Willyco,
Low profile,
Susylaya,
Emyly Cabor,
Valeria de Valy71,
Marina de Vengodalmare,
Miriam die Les Sentiers De Vague-Nord,
Elena Delle Selve,
Dominique de Les petits bla bla,
Francesca Salemme,
Hanna,
Paolina Campo,
Filipa Moreira da Cruz,
Delphine de Lesfaitsplumes,
Mariella de aamoreinfinito,
Glicine61,
Luisa Zambrotta de Wordsandmusicandstories
Aruna

Pero sobre todo mi más sentido agradecimiento desde el fondo de mi corazón por sus palabras tan afectuosas para

• Niasunset
• Milena Bonazzi
• Marguerite di Le jardin secrêt
• Giusy di Nemesys
• Desirè di Desirè760.