Dalle sponde del fiume (Ita – Fr – Eng – Esp)

Foto di Alec Soth

A Giusy Maini, in risposta a
una sua domanda tacita.

Il fiume corre silenzioso tra le case
come un uomo con le cuffie nelle orecchie.
Sente sui prati già il profumo del mare
e accresce in sé la voglia di godere la luce.
Le sue acque riflettono i filari dei platani
e ne trasportano le foglie in un brillare
d’azzurro e di verde.
Mi affaccio dalle sponde e guardo nello specchio
il fragoroso fluire della mia vita
prima di trasformarsi in fiume placido.
Quel giovane torrente cerca
disperatamente tra le rocce uno spiraglio.
Il suo insensato cammino non sfiora i platani
ma sassi taglienti e rovi versano
le loro spine nell’acqua
e le ferite tingono di rosso l’anima.
Avrei vissuto diversamente
in una famiglia unita dall’amore?
Avrei conosciuto la poesia
se mio padre non mi avesse colpito
con la sua voce e il ritmo dei versi
che battevano contro il mio petto?
Se mio fratello non si fosse sciolto dalla catena
che insieme tiravamo per i suoi sogni di talpa
cieca e sorda ai miei lamenti?
Oh, se mia madre non avesse borbottato
il dissenso per la mia vita e le mie donne
se non avesse chiesto una nuora
e un nipotino da tenere sulle ginocchia!
Si è alzata la diga tra la mia famiglia e me
ha fermato le sue acque ha reso torbide le mie
tra due sponde di muri lindi come galere.
Prigioniero insieme ad altri che lavorano
nell’abbondanza di acque stagnanti
leccano i volti dei capi
e parlano a lungo di un futuro felice.
Solitudine e incomprensioni
hanno divorato i miei anni
senza conoscere né carezze né pace.
Contro le pareti ho gettato
stancamente un sasso
ho aperto un varco nella diga e sono fuggito.
Dentro me stesso
ho trovato quel placido fiume
che scorre trascinando foglie morte nell’azzurro.
E occhi che sanguinano ancora aperti
sulle ferite dell’uomo.


Depuis les bords de la rivière

La rivière court silencieusement entre les maisons
comme un homme avec des écouteurs dans les oreilles.
Il sent déjà le parfum de la mer sur les prés
et en soi augmente le désir de jouir de la lumière.
Ses eaux reflètent les rangées de platanes
et portent leurs feuilles dans un éclat
d’azur et de vert.
Je me penche des bords et regarde dans le miroir
le flot tonitruant de ma vie
avant de se transformer en rivière placide.
Ce jeune ruisseau cherche
désespérément une fissure entre les rochers.
Son chemin insensé ne touche pas les platanes
mais les pierres pointues et les ronces versent
leurs épines dans l’eau
et les blessures teignent l’âme en rouge.
Aurais-je vécu autrement
dans une famille unie par l’amour?
Aurais-je connu la poésie
si mon père ne m’avait pas frappé
avec sa voix et le rythme des lignes
battant contre ma poitrine ?
Si mon frère ne s’était pas détaché de la chaîne
qu’ensemble nous tirions pour ses rêves de taupe
aveugle et sourd à mes plaintes?
Oh, si ma mère n’avait pas marmonné
sa dissidence pour ma vie et mes femmes
s’elle n’avait pas demandé une belle-fille
et un petit-fils à garder sur ses genoux!
Le barrage s’est levé entre ma famille et moi
il a arrêté ses eaux et troublé les miennes
entre deux rives de murs propres comme des prisons.
Prisonnier ensemble à des gens qui travaillent
dans l’abondance des eaux stagnantes.
Ils lèchent les visages de leurs chefs
et ils parlent longtemps d’un avenir heureux.
Solitude et incompréhensions
ont dévoré mes années
sans connaître ni caresses ni paix.
Péniblement j’ai jeté une pierre contre les murs
j’ai franchi le barrage et j’ai fui.
À l’intérieur de moi
j’ai trouvé cette rivière placide
qui coule en entraînant des feuilles mortes dans l’azur.
Et les yeux saignants toujours ouverts
sur les blessures de l’homme.


From the edges of the river

The river runs silently between the houses
like a man with headphones in his ears.
He already smells the scent of the sea on the meadows
and in itself increases the desire to enjoy the light.
Its waters reflect the rows of plane trees
and bear their leaves in a brilliance
azure and green.
I lean from the edges and look in the mirror
the thunderous flow of my life
before turning into a placid river.
This young stream seeks
desperately a crack between the rocks.
His senseless path does not touch the plane trees
but stones and brambles pour
their thorns in the water
and wounds dye the soul red.
Would I have lived otherwise
in a family united by love?
Would I have known poetry
if my father hadn’t hit me
with his voice and the rhythm of the verses
beating against my chest?
If my brother hadn’t give up the chain
that together we pulled for his dreams of mole
blind and deaf to my complaints?
Oh, if my mother hadn’t mumbled
his dissent for my life and the women
if she hadn’t asked for a daughter-in-law
and a grandson to keep on his lap!
The dam has risen between my family and me
he stopped his waters and turbid mine
between two banks of clean walls like prisons.
Prisoner together with others to work
in the abundance of stagnant waters
they lick the faces of their chiefs
and they talk for a long time about a happy future.
Loneliness and misunderstandings devoured my years
without knowing neither caresses nor peace.
Painfully I threw a stone against the walls
I crossed the roadblock and fled.
Inside me
I found this placid river
which flows dragging dead leaves into the azure.
And bleeding eyes still open
on wounds of man.


Desde los terraplenes del río

El río corre silencioso entre las casas.
como un hombre con auriculares en los oídos.
Ya en los prados siente el olor del mar
y en sí mismo aumenta el deseo de disfrutar de la luz.
Sus aguas reflejan las hileras de plátanos
y llevan las hojas en un brillo
azul y verde.
Me asomo a los terraplenes y miro en el espejo
el flujo atronador de mi vida
antes de convertirse en un río plácido.
Esa corriente joven busca
desesperadamente una grieta entre las rocas.
Su camino sin sentido no toca los plátanos
pero las piedras afiladas y las zarzas vierten
sus espinas en el agua
y las heridas tiñen de rojo el alma.
¿Hubiera vivido diferente
en una familia unida por el amor?
¿Hubiera conocido la poesía
si mi papa no me hubiera pegado
con su voz y el ritmo de los versos
que golpea contra mi pecho?
¿Si mi hermano no hubiera renunciado a la cadena
que juntos sacamos por sus sueños de topo
ciego y sordo a mis quejas?
¡Vaya si mi madre no hubiera murmurado
su disidencia por mi vida y mis mujeres
si ella no hubiera pedido una nuera
y un nieto para mantener en su regazo!
La presa se ha levantado entre mi familia y yo
ha detenido sus aguas y ha enturbiado las mías
entre dos de paredes tan limpias como prisiones.
Prisionero junto con otros para trabajar
en la abundancia de las aguas estancadas
lamen las caras de sus líderes
y hablan largo rato de un futuro feliz.
La soledad y los malentendidos han devorado mis años
sin conocer ni caricias ni paz.
Contra las paredes tiré
cansinamente una piedra
Rompí la presa y huí.
dentro de mi
Encontré ese río plácido
que fluye, arrastrando hojas muertas hacia el azul.
Y los ojos sangrantes siguen abiertos
sobre heridas de hombre.

54 pensieri su “Dalle sponde del fiume (Ita – Fr – Eng – Esp)

    • Grazie di queste profonde considerazioni, Marco🙏. Sì, con l’età molte irruenze scemano. È la vita che pone le sue mani a soffocarle. E gli “avresti voluto”, come tu hai scritto si fanno nostalgia e malinconia di ciò che sarebbe potuto accadere. Ma anche queste ultime bruciano sempre.

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  1. Un intuito il tuo (la mia tacita domanda) che è comunque la conseguenza della tua perspicata sensibilità❣❣❣ Avendo sempre un pò navigatore tra le tue odi, qualcosina avevo compreso, certo con questa lirica così profonda e dolorosa mi è tutto molto chiaro e ti rinnovo il mio apprezzamento per quell’uomo meraviglioso che sei 🥀🥀🥀 Grazie infinite Marcello ❤

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    • Grazie infinitamente a te, Giusy🙏🌹. Sei stata tu a spingermi a scrivere questi versi quando hai detto “”se mi eclissassi da tutto e da tutti conterei ben niente rimarrebbe soltanto una ribellione individuale che non sarebbe di esempio a nessuno o quasi!!!””. La tua osservazione mi ha spinto a chiarire le origini (le cause) del mio pensiero e quei trent’anni oscuri della mia vita lavorativa. Certo non è tutta in questi versi, ma credo che l’essenziale ci sia (ho taciuto solo il mio sforzo di liberare i miei collaboratori da quel senso di oppressione, generato dalla ripetitività). Così ho potuto concludere che mi soo rimasti gli occhi aperti sulle ferite dell’uomo. Grazie d’aver letto e, come la tua sensibilità sempre ti detta, d’aver ben inteso questi miei versi.🙏🌹🌹💙🌹💖

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  2. Ciao Marcello , in questa tua poesia ti sei specchiato e riflesso e credo che ognuno di noi quando ci specchiamo troviamo la forza e l’incipit di scrivere quello che fino ad allora cercavamo di portarcelo dietro, una soma pesante, ma che poi bisogna alleggerire .La famiglia la quotidianità il voler esternare ciò che finalmente si trova la forza di scrivere. Ci si avvia piano piano ad esternare l’Anima anche se hai avuto continuità scrivendo tutto quello che ti emozionava… Reale e molto sentita…L’ho letta con piacere grazie ! Buon pomeriggio Marcello !🙏👍☕

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  3. Gorgeous ,my dear!! Amazing lines….”parishioners together other to work….”-” loneliness misunderstanding devoured my years….”, most thought provoking post and beautiful comparision of the life with flowing river.really ,the past follows ever us.marvellous,dear!!🙏🌹🙏🌹🙏🌹

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