
Alla carissima amica Catya Segovia
per la sua situazione dolorosa.
Sogno ogni giorno sogno con gli occhi
spalancati nel velo delle lacrime.
Le mani stanche e le dita confuse
hanno il tepore dei ricordi come luci
che stupiscono e stanno per ritirarsi
tra le foglie dallo strano colore
che l’autunno scalda.
Tu vieni a quietare la mia febbre
nell’ombra, nel velo delle lacrime.
Non posso vederti non puoi parlarmi
anche se ridi e la tua voce
è la musica delle cose che amo.
La tua luce infrange il velo
come un vento d’aprile le ultime nebbie
e porta la frescura dell’erba e le tue labbra.
Sfiorano la mia bocca. Segno che sei nella stanza
seduta nella luce del mattino.
Tengo tra le mie le tue mani
fredde del dolore sulla fronte di tuo padre
che non ricorda i suoi anni e le tue primavere
ma una vegliante pietosa della memoria
che scala la montagna aspra dell’oblio
e dell’ira senza ragione.
Sogno e i miei occhi vedono un paesaggio lontano
guardano campi con spighe quasi d’oro e monti
come uomini che tengono in alto
i bicchieri di vino color del sole al tramonto.
Nel mezzo della valle un lago profondo
simile alla tua pupilla mi restituisce lo sguardo.
Sul fondo dell’iride nasconde
un grido d’amore che muove le onde
e sale tra le braccia del vento
come una nuvola carica di pioggia
sulla cima dei monti perché nessuno lo senta.
Le lacrime sulle mie labbra hanno
il sapore aspro del vino e non so
da dove giunge il dolore, se dall’amare
il colore profondo della tua pupilla o dalle montagne
che ne ripetono l’eco. Certo stai qui
nei miei occhi che vedono il tuo viso lontano
le tue labbra sorridermi e le tue mani gelide.
Yeux et mains
Je rêve tous les jours je rêve
mes yeux grands ouverts dans le voile des larmes.
Les mains lasses et les doigts confus
ont la chaleur des souvenirs comme des lumières
qui étonnent et sont sur le point de disparaître
parmi les feuilles aux couleurs étranges
que l’automne réchauffe.
Dans l’ombre, dans le voile des larmes
tu viens calmer ma fièvre
Je ne peux pas te voir, tu ne peux pas me parler
même si tu ris et ta voix
est la musique des choses que j’aime.
Ta lumière brise le voile
comme un vent d’avril les dernières brumes
et apporte l’herbe et tes lèvres.
Elles touchent ma bouche. Un signe que tu es assise
dans la pièce à la lumière du matin.
Je tiens dans les miennes tes mains
froides de douleur sur le front de ton père
qui ne se souvient pas de ses ans et de tes printemps
mais une pieuse veilleuse de la mémoire
qui escalade la montagne escarpée de l’oubli
et de la colère sans raison.
Je rêve et mes yeux voient un paysage lointain
regardent des champs avec des épis presque dorées
et des montagnes comme des hommes
qui tiennent haut les verres du vin couleur soleil couchant.
Au milieu des champs un lac profond
semblable à ta pupille, me rend le regard.
Au fond de ton iris elle cache
un cri d’amour qui remue les vagues
et s’élève dans les bras du vent
comme un nuage de pluie
au sommet de la montagne pour que personne ne l’entende.
Les larmes sur mes lèvres ont
le goût aigre du vin et je ne sais pas
d’où vient la douleur, si d’aimer
la couler profonde de ta pupille ou des montagnes
qui en répètent l’écho. Ô oui, tu es ici
dans mes yeux qui voient ton visage lointain
tes lèvres me sourire et tes mains gelées.
Eyes and hands
I dream every day I dream
my eyes wide open in the veil of tears.
Weary hands and confused fingers
have the warmth of memories like lights
that amaze and are about to disappear
among the leaves with strange colors
that autumn warms.
In the shadows, in the veil of tears
you come to calm my fever
I can’t see you, you can’t talk to me
even if you laugh and your voice
is the music of the things I love.
Your light breaks the veil
like an April wind the last mists
and bring the herb and your lips.
They touch my mouth. A sign that you are sitting
in the room in the morning light.
I hold in mine your hands
cold from pain on your father’s forehead
who does not remember his years and your springs
but a pious watcher of memory
who climbs the steep mountain of oblivion
and of anger without reason.
I dream and my eyes see a distant landscape
look at fields with almost golden ears of corn
and mountains like men
who hold the glasses of the sunset-colored wine high.
In the middle of the fields a deep lake
like your pupil, that look back at me.
At the bottom of your iris she hides
a cry of love that stirs the waves
and rises in the arms of the wind
like a rain cloud
on top of the mountain so that no one can hear it.
The tears on my lips have
the sour taste of wine and I don’t know
where does the pain come from, if from love
the deep color of your pupil or from the mountains
who repeat the echo. Oh sure you are here
in my eyes that see your distant face
your lips smile at me and your frozen hands.
Ojos y manos
Sueño todos los días. Sueño con los ojos
bien abiertos en el velo de las lágrimas.
Manos cansadas y dedos confusos.
tienen la calidez de los recuerdos como luces
que asombran y estan apunto de desaparecer
entre las hojas, de colores extraños
que el otoño calienta.
Vienes a calmar mi fiebre
en las sombras, en el velo de las lágrimas.
No puedo verte, no puedes hablar conmigo
aunque te rías y tu voz
es la música de las cosas que amo.
Tu luz rompe el velo
como un viento de abril las últimas brumas
y trae el frescor de la hierba y de tus labios.
Me cepillan la boca. Una señal de que estás en la habitación.
sentado a la luz de la mañana.
Sostengo tus manos en las mías
frío por el dolor en la frente de tu padre
quien no recuerda sus años y tus primaveras
sino un misericordiosa guardiana de la memoria
escalando la escarpada montaña del olvido
y rabia sin motivo.
Sueño y mis ojos ven un paisaje lejano
miran campos con orejas casi doradas y montañas
como hombres que sostienen alto
las copas del vino del color del sol poniente.
En medio del valle un lago profundo
similar a tu pupila, me devuelve la mirada.
En el fondo del iris ella esconde
un grito de amor que mueve las olas
y se levanta en los brazos del viento
como una nube de lluvia
en lo alto de las montañas para que nadie oiga.
Las lagrimas en mis labios tienen
el sabor amargo del vino y no se
de donde viene el dolor, si de amar
el color profundo de tu pupila o de las montañas
que repiten el eco. Seguro quedate aqui
en mis ojos que ven tu rostro distante
tus labios me sonríen y tus manos frías.
12/8/2021
Caspita questo è un ricordo “amaro” ma molto poetico!! Buongiorno Marc’🥰🎈
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Cara Paola 🌹, buon giorno. Grazie della lettura e del commento. A volte l’amarezza entra nella vita con prepotenza inaspettata. Ho cercato con questi versi di portare conforto alla mia amica (il cui nome non è quello da me indicato, per rispetto del suo dolore). Grazie ancora e buona giornata.
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Capisco
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Ma che meraviglia!
Una musica triste…
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Grazie d’averla definita musica, cara Lucia🌹. Sì è triste perché la vicenda è triste, molto triste. Grazie dell’apprezzamentio. 🙏
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😊… buona giornata, nonostante la tristezza!
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Grazie Lucia 🌹
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Beautifully written what to me feels like the longing for what once was and can never come back. So powerful , so intense.
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Dear Paula🌹, your words and the way you feel your feelings, touch me deeply🙏🌹🌹
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Versi dolorosi ma ricchi di vita e poesia…mi hanno commosso . Buon fine settimana Marcello 💖
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Grazie di cuore, Dani🌹. Buon fine settimana anche a te 🙏💖
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Bellísimo 😍
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Grazie, Susy 🌹!
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Versi dolorosi ma anche molto poetici. Hai descritto un’immagine che mi ha davvero commossa. Bravissimo❣❣❣👏
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Grazie di cuore, Giusy🌹, per l’apprezzamento e per il commento che mostra, come sempre, la tua sensibilità.🙏🌹🌹
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Quanto amore nei tuoi versi con passione e comprensione verso la donna tanto provata di fronte alla malattia, ove la mente si è persa… La tua ricerca della bellezza quasi a scostare un po’ di malessere. E nell’avvicinarsi inizia il viaggio, è treccia armoniosa di ricordi ,quand’era colmo di gioia il tempo . S’apre un varco muto nel cielo, un ponte immaginario, vuol congiungere e consolare delicatamente . Le distanze non impediscono il divenire dei sentimenti.
Una musica soave sale per raggiungerLa, le sfiora il viso le mani si stringono, è freddo . Eppoi avvolgere il cuore di grazia e di bene . L’eco è toccante. Marcello, grazie
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Che commento profondo, partecipato e toccante, Sossu🌹 (per privacy non cito il tuo nome). Ti ringrazio di cuore per questa analisi poetica e ricca d’immagini, che ricostruiscono, passo passo, poesia e sentimenti che l’hanno suscitata. Hai detto bene: passione e comprensione per una donna/amica dal carattere solare, che si ritrova a lottare con l’imprevidibile inaudito. Grazie, grazie davvero. 🙏💙💙
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Mi ha fatto piacere essere partecipe . La tua riconoscenza è premio, niente è scontato allora grazie di cuore🌟 ciao Marcello ☮️
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A presto, Sossu🌹. E grazie ancora 🙏
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🌹🦋
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È una poesia molto bella, che tocca gli angoli più segreti del cuore
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Grazie della lettura, dell’apprezzamento e del commento, Laura🙏🌹
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Scusa ho riscritto il commento pensando che non fosse stato inviato
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Non c’è problema, Laura. Un commento così, fa molto piacere riceverlo, anche due volte💖
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È una poesia molto bella, scritta con delicatezza, che tocca gli angoli più segreti del cuore
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Grazie ancora, Laura🌹
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Hai parlato con il cuore, non mente il cuore, momenti dolorosi che molti di noi passano, tu hai un forte empatia grazie Marcello di esserci
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Grazie a te, Mariella🌹 per l’apprezzamento e per il commento🙏🌹!
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Sublimi questi versi che trasportano in un’altra dimensione, cullandoti come una nenia lontana.
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Grazie, Federico🙏 per la lettura e per il pensiero 🙏💙
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Amo Egon Schiele per la sua bellezza triste e melanconica. I versi sono struggenti, ma c’è la speranza nascosta nel mezzo.
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Grazie del commento e grazie per apprezzare Egon Schiele, gentile Low🌹. Per quanto riguarda le speranza, di cui nessuno, neppure io, riesce a fare a meno, ti rispondo con alcuni versi di una mia poesia :
E la speranza?
– Ah, quella!Esclama con una voce
che mi sorprende per il tono da sorrisetto malizioso
l’attrice impegnata in una scena d’amore
che ha già provato e riprovato
assieme ad altre due colleghe
Quella tornerà domani e ripeterà all’infinito la scena
sino a farla apparire sincera.
– Quella, continua l’attrice,
è la peggiore di tutte noi.
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Preferisco la speranza,che comunque ti fa avanzare, alla paura che paralizza…😉
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Grazie della risposta, gentle Low🌹. L’alternativa alla speranza non è la paura ma la consapevolezza dei limiti umani.🤗
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Perfettamente d’accordo!
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🌹🙏🤗
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