Fine primavera (II) (Ita – Fr – Eng – Esp)

DigitalArt di Marcello Comitini

a Bruno Navoni
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Sta per finire la primavera e ad ogni tramonto
il sole tinge di un rosso profondo il cielo
se ne impossessa.
Noi sul divano sentiamo la sua fiamma
distendersi accanto. Fuori dalla finestra
il grigio offusca la città. Sotto le lenzuola dell’alba
il tuo corpo irrequieto ha la tenerezza
della colomba sull’orlo di un cornicione
che gira su se stessa
e attende timorosa il falco che vola in alto
proietta l’ ombra delle ali sui tuoi seni.
Dormiamo un po’. Parliamo.
Facciamo la lista delle cose da non fare.
Mi dici che manca qualcosa. Aggiungo la rabbia
E tu la sfiducia in me. Hai paura che non ti ami.
Taccio. Poi, tu pretendi troppo da te stessa.
La finestra è avvampata di rosso. Dormiamo.
Sotto le lenzuola i nostri corpi sono
ancora più caldi di questo tramonto e le tue labbra
bruciano come le stelle che si tuffano tra le onde.
Dalla polpa matura del frutto che stilla latte
le mie labbra succhiano. Tu gemi
dici “fermati”. Il sole si tinge di rosso
e sprofonda nell’abisso dell’orizzonte. La primavera
è già finita, tu dici “così muoio”.


Fin du printemps.

Le printemps va se terminer et à chaque crépuscule
le soleil teinte le ciel d’un rouge profond
en prend possession.
Nous sur le canapé sentons sa flamme
s’allonger à côté. Hors de la fenêtre
le gris terne la ville. Sous les draps de l’aube
ton corps inquiet a la tendresse
de la colombe au bord d’une corniche
qui tourne sur elle-même
et attend timorée le faucon qui vole haut
jette l’ombre de ses ailes sur tes seins.
Nous dormons un peu. Nous parlons.
Nous faisons la liste des choses à ne pas faire.
Tu me dit qu’il manque quelque chose. J’ajoute la colère
Et toi la confiance en moi. Tu as peur que je ne t’aime pas.
Je me tais. Ensuite, tu exiges trop de toi-même.
La fenêtre s’enflamme de rouge. Nous dormons.
Sous les draps nos corps sont
encore plus chaud que ce coucher de soleil et tes lèvres
brûlent comme les étoiles plongeant dans les vagues.
De la pulpe mûre du fruit qui goutte de lait
mes lèvres sucent. Tu gémis
tu dis “arrête-toi”. Le soleil se teint de rouge
et s’enfonce dans l’abîme de l’horizon. Le printemps
c’est déjà fini, tu dis “comme ça je meurs”.



End of Spring

Spring is about to end and at every sunset
the sun tinges the sky a deep red
takes possession of it.
We on the sofa feel its flame
lie down beside. Outside the window
gray blurs the city. Under the sheets of dawn
your restless body has the tenderness
of the dove on the edge of a ledge
that turns on itself
and waits fearfully for the hawk that flies high
casts the shadow of its wings on your breasts.
Let’s get some sleep. Let’s talk.
Let’s make the list of things not to do.
You tell me that something is missing. I add the anger
And you, distrust me. You are afraid that you don’t love yourself.
I am silent. Then, you demand too much of yourself.
The window is flushed with red. Let’s sleep.
Under the sheets our bodies are
even warmer than this sunset and your lips
they burn like stars plunging into the waves.
From the ripe pulp of the fruit that drips milk
my lips suck. You groan
you say “let’s stop”. The sun turns red
and sinks into the abyss of the horizon. Spring
it’s already over, you say “so I die”.



Finales de la primavera

La primavera se acaba y con cada atardecer
el sol tiñe el cielo de un rojo intenso,
se apodera de él.
Nosotros en el sofá sentimos su llama
acostarse al lado. Afuera de la ventana
el gris difumina la ciudad. Bajo las sábanas del amanecer
tu cuerpo inquieto tiene ternura
de la paloma al borde de una repisa
que gira sobre sí misma
y espera con miedo el halcón que vuela alto
proyecta la sombra de sus alas sobre tus pechos.
Dormimos un poco. Hablemos.
Hagamos la lista de cosas que no debemos hacer.
Me dices que falta algo. Yo agrego la rabia
Y tú, la desconfianza en mí. Tienes miedo de que no te ame.
Me callo. Entonces, te exiges demasiado da ti misma.
La ventana está enrojecida. Dormimos.
Debajo de las sábanas nuestros cuerpos están
aún más cálientes que esta puesta de sol y tus labios
arden como las estrellas que se sumergen en las olas.
De la pulpa madura de la fruta que gotea leche.
mis labios chupan. Te quejas
dices “parar ti”. El sol se pone rojo
y se hunde en el abismo del horizonte. Primavera
ya se acabó, dices “así me muero”.

18 pensieri su “Fine primavera (II) (Ita – Fr – Eng – Esp)

  1. Cher monsieur Comintini,
    Je vous chippe des mots, c’est pour une urgence !

    Per Bruno,

    Sta per finire la primavera e ad ogni tramonto
    il sole tinge di un rosso profondo il cielo
    se ne impossessa.
    Sentiamo la sua fiamma
    distendersi accanto. Fuori dalla finestra
    il grigio offusca la città. Sotto le lenzuola dell’alba
    il tuo corpo ha la tenerezza
    che gira su se stessa e attende timorosa.
    Dormiamo un po’.
    Parliamo.
    Facciamo la lista delle cose da non fare.
    Aggiungo la rabbia.
    Ho paura che non mi ami.
    La finestra è avvampata di rosso. Dormiamo.
    Sotto le lenzuola i nostri corpi
    bruciano come le stelle che si tuffano tra le onde.
    Dalla polpa matura del frutto che stilla latte
    le mie labbra succhiano. Il sole si tinge di rosso
    e sprofonda nell’abisso dell’orizzonte. La primavera
    è già finita.
    🙂

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  2. Caro Marcello, ne sono rimasto così emozionato che non sapevo che dire. E non so ancora cosa dire: una poesia scritta pensando a me, al tuo fratellino….Mi sono ritrovato capace di mettere solo il like. Un abbraccio di cuore e spero davvero che ci si possa vedere presto a Roma…penso di venire a luglio. Ciao fratellone

    Piace a 3 people

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