Bolle

Piccole bolle d’ossigeno entrano
leggere nelle mie narici
come la luce del mattino
dalla bocca del pesce.
Ha attraversato muto le acque gelide
che solcano il pendio
della montagna al confine di alberi
fioriti di ricordi.
Il loro profumo m’inebria.
Sono il bambino
che mentre sogna di volare
sente scorrere una mano sulle palpebre
e le vene dilatarsi in immagini mai viste.
Gioia e dolore si accendono e si spengono
come lucciole nei miei pensieri.
Mi si apre dinnanzi una campagna
verde e luminosa
come un giorno di primavera.
Nell’erba si annidano
volti irriconoscibili e pietre
che affiorano su cui poggiare
i passi. Ma il piede inciampa e calpesta
un sogno.
L’ossigeno gorgoglia nella bolla e nelle vene.
Gli alberi fioriti di ricordi abbandonano i rami,
si spogliano. Rimane una foglia.
La osservo. È una piccola bolla
che si libra come una farfalla.

9 pensieri su “Bolle

  1. Cat de frumos suna aceasta poezie, multa viata in fiecare cuvant, ca un miracol al renasterii. M-au incantat aceste versuri sublime, va imbratisez si va doresc multa sanatatea si putere. Cu mare drag eu va felicit. PS Dupa poezia La musica care ma marcat aceasta este cea care mi sa lipit de suflet. Cele bune!

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  2. Life in your beautiful poetical touches, every expression is another world, this is the power of your soul. I hope and wish you feel better, today dear Marcello, Thank you, Love, nia

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  3. Pingback: Bolle — marcellocomitini – TYT

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