Due città

Lungo i viali ancora deserti
la fiamma dell’alba ha spinto
i brandelli del manto notturno
tra le foglie e gli uccelli
pigolanti sugli alberi.
L’ultima stella è un diamante
che brilla nel roseo incarnato dell’aurora.
Svelata dall’aria limpida
la bellezza splendente di Roma
riluce di cupole templi duomi
e del suo cuore che dorme
nella serenità dei giardini.
In tanta quiete provvisoria
il fiume scorre
verso la libertà silenziosa
della dimenticanza.
Il mio cuore immobile così prossimo al nulla
è prigioniero di questa serenità fuggente.
Tra immagini e rimpianti
guarda la città datami in sorte
che di me com’ero non parla,
la sogna alta sulle rocce
tra le nebbie della malinconia
del mare profondo e azzurro
che risuona nella mia memoria.

Da lui ancora in erba prendevo il largo.

Per giungere dove?
Oh mia imperitura inesperienza…

49 pensieri su “Due città

  1. What a richness of expression… I always say this to myself, what makes a city, CITY! …. Poets, art, music,…. As I said before, even I get into this poem from a translation version… so beautiful dear Marcello, Thank you, Love, nia

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      • Sunteti simpatic, chiar am zambit. Mi-am adus aminte de profesoara de literatura romana cu care am studiat poezia si care ma implora sa citesc poezie si sa inteleg profunzimea doar dincolo de cuvinte. Dincolo de cuvinte poti fuziona cu sufletul scriitorului cu trairea lui din momentul in care a scris si sa intelegi framantarile lui interioare prin mesajul pe care il transmite. Cred ca profesoara a fost excelenta ……. uitati si dumnevoastra rezultatele.

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  2. Caro Marcello, le tue poesie sono sempre un viaggio nell’esistenza. Hanno il moto lento e costante dell’onda, inesauribile e mai esausta. “Il fiato”, il respiro, “del mondo”. Inevasa e ineludibile, invece, la domanda. Eterna, quella sì, a dispetto della durata di una (misera eppur preziosa) vita umana, atterrita e fascinata, al confronto con l’infinito del mare. La città eterna, in questo caso, che si contrappone al marchio preciso e indelebile di un’origine diversa, di un’alfa, cui inevitabilmente seguirà un’omega, aliena forse, ma ricca di rivelazioni. Tale, appunto il tuo viaggio. Grazie.

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    • Grazie a te, Paolo, per questi commenti che viaggiano in dimensioni metafisiche dove aderenza al testo e balzi in avanti vivono in un felice connubio. Consentono di focalizzare i punti salienti del testo li pongono all’attenzione vanno al di là del non detto, rendendolo esplicito e chiaro. Grazie.

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