La città

Fulvio Roiter

foto di Fulvio Roiter

Guardo con le pupille impenetrabili di un dio
questa immensa città che si risveglia
nel biancore dell’alba,
tagliata come l’occhio del serpente
dal lungo fiume che si snoda lentamente.

Nelle strade solcate dalle lame radenti della luce
angeli invisibili si annidano tra gli alberi
con le braccia tese in alto ad afferrare
le pallide crisalidi del cielo tra i palazzi.

Uomini escono ciechi da tiepidi meandri
irrespirabili d’aliti umani e scalpiccii di passi.
Con la pelle crespa di stridori di ferraglia
traversano crocicchi
con affanno s’imbucano tra i fiati
caldi di luce negli androni ingordi
di destini umani.

Non conoscono il dio che li sorveglia
che ogni giorno chiede sacrifici d’uomini,
e a sera li ributta stanchi sulle strade,
li rinsacca nella ragna dei meandri.

E dall’alto vedo formicolare la città
d’intorno al vecchio parco deserto e silenzioso
ad eccezione di quell’alba quando
tra gli alberi ancora macerati e gocciolanti
della luce lacrimosa del mattino
la gente celebra con risate e con schiamazzi
l’illusoria libertà di un giorno.

da “Formule dell’anima, 2011

13 pensieri su “La città

  1. Penso che tu sappia quanto amo le tue poesie.
    Per mancanza di tempo non faccio commenti. Ad ogni modo, per favore, ogni volta che vedi like come da me significa un bacio per il tuo talento.Una bellissima giornata domenicale!

    Piace a 3 people

  2. Pingback: La città — marcellocomitini | l'eta' della innocenza

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