Se un giorno m’incontrassi
Che inghiotto i vuoti della tua assenza
Bramendo alla carità di un dio che invento
Non pensare che io sia folle
Per i miei gesti ampi
La mia bocca come un cannone
Che sputa il mio dolore
Non pensare che io sia folle
Rimastico il tuo silenzio
Afferro al volo
Quello che ricordo
Il tessuto della tua pelle
E l’arpa delle tue mani
Poi lancio come il cervo
Il grido necessario
Alla mia sopravvivenza
Catherine Smits, raccolta privata
(traduzione di Marcello Comitini)
Les trous de ton absence
Si un jour tu me croises
Gobant les trous de ton absence
En bramant l’aumône d’un dieu que j’invente
Ne pense pas que je sois folle
Avec mes gestes amples
Ma bouche comme un canon
Qui crache ma souffrance
Ne pense pas que je sois folle
Je brasse ton silence
J’attrape au vol
Ce dont je me souviens
Le tissage de ta peau
Et la harpe de tes mains
Puis je pousse comme le cerf
Le cri nécessaire
A ma survivance
Catherine Smits, recueil particulier
Merci pour cette découverte.
Belle soirée à vous
"Mi piace"Piace a 1 persona
Merci à vous, Gabrielle! Bonne nuit.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ripubblicato su l'eta' della innocenza.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie del reblog
"Mi piace""Mi piace"
Splendida!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie, Jonathan! (anche a nome dell’autrice!)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Passa una buona e serena domenica caro Marcello.
A presto, Gianmarco 🙋
"Mi piace"Piace a 1 persona
Complimenti per la scelta e per la traduzione
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie infinite, Marzia. Anche a nome dell’autrice
"Mi piace""Mi piace"