Credere nell’amore (Croire en l’amour)

Salvator Dalì the-great-masturbator rit

Salvator Dalì,  The-great-masturbator

Io credo in ciò che tocco e vedo
con il cervello e con le mani.
Vedo una muraglia che mi sta d’innanzi
contro cui si scaglia
la forza indomabile del dubbio.
Una scogliera fessurata dalle cui crepe pendono
ciuffi d’erba morta
che si agita nel vento.
Alberi dalle radici immerse nella pietra
costretti a non fruttificare.
danzatori che l’attimo ha bloccato
nel flettere dei corpi come archi tesi al salto
per carpire con le mani al cielo
la leggerezza delle stelle.

Illuminata appena dalla luce fievole di barche
che le scorrono ai suoi piedi
cariche di sogni.
Traggono con gesti misurati
nell’insensato strascico
di non lasciare nulla al caso
le reti colme un po’ d’azzurro-mare,
un po’ di sabbia e alghe
e un po’ del calore della terra
misto a foglie morte.

In alto accanto agli alberi
ridono come dee innalzate sugli altari
le donne dalle guance gonfie
che agli incroci hanno implorato la pietà
di non essere lapidate con sguardi e desideri
come gocce di sperma rapprese sulla pelle.

E gli uomini. Ah, gli uomini!
Guardano verso l’orizzonte
con le braccia al cielo
e un’andatura necessariamente dura
fingono di non sapere che le donne
hanno le guance gonfie
di speranze e d’illusioni,
di dolori trapassati dagli aghi della vita.
Dicono che quelle gocce rapprese sulla pelle
non sono cadute dai loro rami.
Ma dicono a ogni donna
io sono la vita della tua vita
posseggo la tua anima e il tuo corpo.

Io dico che alle donne è toccato liberarsi
strappandosi dal cuore i penosi abbandoni,
dimenticare l’amore quando ancora
vorrebbero essere amate.

Intorno c’è la forza silenziosa del mare
con la sua impassibile calma
o l’ira con cui percuote la muraglia
che mi sta d’innanzi e l’erba
oscilla come fosse viva.
Non esiste amore?

Con le mani nella sabbia
e gli occhi agli alberi eterni.

È questo tutto ciò che tocco e vedo
con il cervello e con le mani.

Coire en l’amour

Je crois ce que je touche et vois
avec mon cerveau et mes mains.
Je vois une muraille qui se dresse devant moi
contre laquelle la force
indomptable du doute se lance.
Dans les lézardes d’une falaise fissurée,
des touffes d’herbe morte pendillent
agitée par le vent.
Arbres aux racines immergées dans la pierre
obligés de ne pas fructifier
danseurs que l’instant a bloqué
dans la flexion des corps
comme des arcs bandés pour sauter
pour attraper avec ses mains au le ciel
la légèreté des étoiles.

Illuminée à peine par la lumière des bateaux
qui glissent à ses pieds
pleins de rêves.
Ils dessinent avec des gestes mesurés
dans le chalut insensé
de ne rien laisser au hasard
les filets remplis d’un peu de mer bleue,
un peu du sable et des algues
et une partie de la chaleur de terre
mélangée à des feuilles mortes.

En haut à côté des arbres
femmes aux joues gonflées rient
comme des déesses élevées sur les autels
qu’au carrefour ont imploré la piété
de ne pas être lapidé avec des regards et des désirs
comme des gouttes de sperme sur la peau.

Et les hommes. Ah, les hommes!
Ils regardent vers l’horizon
avec les bras aux ciel
par une démarche nécessairement forcée
ils font semblant de ne pas savoir
que les femmes ont les joues gonflées
des espoirs et des illusions,
des douleurs percées par les aiguilles de la vie.
Ils disent que ces gouttes figées sur la peau
ne sont pas tombés de ses branches.
Mais ils disent à chaque femme
je suis la vie de ta vie
je possède ton âme et ton corps.

Je dis que les femmes ont dû se libérer
en déchirant du cœur les abandons douloureux,
oublier l’amour quand encore
elles aimeraient être aimés.

Autour il y a la force silencieuse de la mer
avec son calme impassible
ou la colère par laquelle il frappe la muraille
qui se dresse devant moi et l’herbe
se balance comme si elle était vivant.
Il n’y a pas d’amour?

Avec les mains dans le sable
et les yeux aux arbres éternels.

C’est tout ce que je touche et que je vois
avec mon cerveau et mes mains.

26 pensieri su “Credere nell’amore (Croire en l’amour)

  1. quando si è adolescenti si costruiscono fiabe mentali, tutto pare possibile, anche un rapporto migliore di quello dei propri nonni e genitori.Crescendo e vivendo le storie che si susseguono per errori umani o per dettato dal destino si ha una visione diversa dell’amore, che si traduce in delusione, poichè non è mai come lo si era immaginato. Senso di possesso, gelosie, convenienze, mutamenti dell’animo umano contribuiscono a creare un’immagine lontana, sfocatissima. Tutto cambia purtroppo, anche i sentimenti che si pensavano collegati a un’attrazione e passione fisica. Quanti giri fa il cuore per non arrendersi all’evidenza, ricuce strappi per arrivare a una sorta di quiete per stanchezza, per poi ricominciare a tentare di capire se in questo mondo esista veramente, se si possa cambiare opinione a riguardo… Bellissimi versi Marcello,come spesso capita,condivisibili.- Buona giornata

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  2. l’amore esiste e non parlo solo di attrazione fisica che dura una stagione .ma l’amore intelligente fatto di rispetto di complicità quello che supera molti ostacoli e con forza arriva a vincere e permette di invecchiare insieme, per conoscersi occorre una vita ma se arrivi alla fine riesci a perdonarti ogni cosa ciao buona giornata

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  3. Pingback: Marcello Comitini – Credere nell’amore | Ad alta voce / En voz alta

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