19 pensieri su “Quarta immagine dell’Avvento

  1. anche se il Natale è passato, alcuni aspetti di questa festa, come l’ascolto, l’empatia e la condivisione possono essere estesi anche per gli altri giorni dell’anno, per portarci quella luce speciale il più a lungo possibile.
    Buone feste

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    • Grazie, Francesco, dell’attenzione che mi dedichi. Hai perfettamente ragione ed è proprio la possibilità (direi le necessità) di estendere l’ascolto, l’empatia e la condivisione oltre gli attimi effimeri della commozione,da una parte, e la constatazione che ciò non avviene che raramente, dall’altra, a stare alla base di questi versi.
      L’esortazione in essi contenuta vorrebbe avere il tono di sfiduciata constatazione.
      Grazie sempre. Buona giornata!

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  2. eh si caro Marcello, non è certo un giorno su trecentosessantacinque che possa cambiare l’animo umano, chi di affilare lame ha fatto il suo scopo di vita tornerà a farlo, il tarlo dell’egoismo e della cattiveria si radica profondo, è ahimè poco dominabile. Come sempre il tuo pensiero attinge da una cruda realtà. Ciao 🙂

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    • Buon giorno, Daniela. Il ciclo delle “Immagini dell’Avvento” si concluderà con la poesia “Primo giorno dell’anno” in cui farò riferimento alle distruzioni causate dalle guerre e dagli attentati come macerie del vecchio anno che tracimano nel nuovo. I pungiglioni a cui accenno in questa poesia sono proprio le armi di egoismo che ciascuno usa, chi tra le mura della propria casa chi tra le mura del mondo.
      Grazie anche a te dell’attenzione che mi dedichi.

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