Nel fiume le nostre mani

SGURO-GABBIANO-1979

G. Sguro, Il gabbiano, 1979

Ascolta bene.
Le parole svaniscono assieme ai nostri volti
quando nascondiamo le pupille dietro il fuoco delle palpebre
apriamo le mani e lasciamo fuggire dalle dita
ferite il lento scorrere del tempo. Un fiume
invade il cielo tra gli argini di nuvole desiderando
spargere nel silenzio le nostre parole e ritrovare il loro destino
tra le braccia del mare in attesa.

Ascolta bene. Le nostre mani
immerse nell’azzurro più profondo e freddo delle acque
abbandonate come oggetti dimenticati si cercano. 
Per guidarci. Ma verso cosa? Un gabbiano vola
lentamente sulle acque in silenzio. Lo vediamo fuggire lontano.
Nel becco è l’argento di squami che si dibattono
sempre più rassegnate al loro destino.

 

 

 

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