Un abbraccio per superare le difficoltà della nostra attuale società. Ce lo dice anche Gustav Klimt
Magazine Alessandria today - Pier Carlo Lava
Gustav klimt, “Fregio a Beethoven” (particolare), 1902
Tutti sappiamo che l’ anaconda è un serpente lungo e pesante che vive nelle acque immutabili e stagnanti delle paludi . Si muove ondeggiando il corpo lucido con forti e fangose spirali. Lentamente. Tranne che nel momento favorevole per afferrare una preda e soffocarla tra le sue spire.
Con buona pace degli anaconda, in loro nulla è mutato da secoli. Ma la nostra società,che gli somiglia per come l’abbiamo sempre vissuta, sta cambiando. Pronta a stritolare i deboli tra le sue spirali, mostra sempre più l’aspetto feroce del suo carattere: l’indifferenza che tutto ignora, l’ignoranza che crede a tutto e l’arroganza che si serve degli ignoranti e degli indifferenti.
Da più parti si parla di crisi. Economica, politica, sociale, etica. E già da anni. Anche noi pienamente indottrinati di crisi, diciamo e speriamo che la società prima o poi riacquisti il suo carattere…
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Secondo me, è sempre stato cosi; gli uomini più deboli e ignoranti sono facili da manipolare.
Crediamo spesso, in Francia, che avendo fatto la rivoluzione, abbiamo più diritti: sciegliere chi governa, prendere decisioni, diritto di manifestare, scuola per tutti, progresso anche per chi possiede poco….
Tutto questo si svolge alla faccia di tutti e la chiamano trasparenza, libertà…
Ma dietro c’è sempre chi tiene e muove i fili delle marionette che siamo!
In altri paesi, le cose sono forse più evidenti, c’è meno ipocrisia. Mantenendo ‘la massa’ nel ignoranza, è più facile inganarla, illuderla e nutrirla con falsità enorme.
In Francia, da anni, ci sono stanieri; gli Europei si sono adattati benissimo (con coraggio, perché i Francesi hanno saputo far pesare la loro presenza sul territorio), ma gli altri, pur avendo le stesse possibilità, in gran parte non ce la fanno, da diverse generazioni. In gran parte, hanno rifiutato la scuola, le regole e sinceramente, non so perché.
Mi ricordo che quando insegnavo, dicevo a loro, ma anche agli altri, ‘studiare permette di sapere, offre la possibilità di sciegliere’.
Allora riprendo la tua metafora del anaconda… Certi si trasformano in serpente e purtroppo, altri in prede.
Se manca il cibo delle prede, il predatore muore. E il predatore non vuole morire!
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Sì, Colette hai detto bene affermando che ‘studiare permette di sapere, offre la possibilità di scegliere’. Ma come hai ben individuato c’è sempre qualcuno che muove le fila e fa scegliere ciò che interessa a lui, facendola apparire come una scelta libera. Grazie di questo tuo pensiero! 🙂
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IL PROBLEMA NON E’ L’ANACONDA… L’UOMO, PREDA DELL’ IGNORANZA E DELLO SFRENATO DESIDERIO DI DENARO, STA DISTRUGGENDO SE STESSO E LA TERRA. CI VORREBBERO MOLTI PIU’ POETI… GRAZIE MARCELLO. FELICE DOMENICA. antonio
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Grazie a te, Antonio. Buon fine settimana!
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