La Primavera

Primavera con occhi

Ricominciare, nascere di nuovo, eccolo
cosa diceva il Maestro, quello che noi
non avevamo capito. Noi guardavamo
il ventre della terra, le nuvole, il cielo

e restavamo ciechi, mentre ritornava
al suo esatto posto la rondine, riprendeva
possesso del vento. E noi desiderosi di partire
da così lontano, noi restiamo sulla soglia

senza sapere dove andare, come prigionieri
d’una strada invisibile e della paura di perdere,
piombando nella luce d’aprile,
il gusto dell’acqua, il profumo delle ombre

e il piacere di sempre rimandare a domani.

Guy Goffette, da “Il pescatore d’acqua”. (traduzione di Marcello Comitini)

 

Printemps

Recommencer, naître à nouveau, voilà
ce que disait le Maître, ce que nous
n’avions pas compris. Nous regardions
le ventre de la terre, les nouages, le ciel

et demeurions aveugles, tandis que l’hirondelle
revenait à sa place exacte, reprenait
possession du vent. Et nous qui de si loin
désirions partir, nous restons sur le seuil

sans savoir où aller, comme prisonniers
d’une route invisible et de la peur de perdre,
en plongeant dans la lumière d’avril,
le goût de l’eau, le parfum des ombres

et le plaisir de toujours remettre à demain.

Guy Goffette, “Le pechêur d’eau”, Gallimard , 2007

16 pensieri su “La Primavera

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