Recensione a “Formule dell’anima” di Marcello Comitini

L’amica Donatella Pezzino in questa sua recensione ha condotto un’attenta quanto accurata analisi della mia raccolta di poesie Formule dell’Anima. Writer e articolista, nonché studiosa di storia siciliana e poetessa, la Pezzino è scesa all’interno della mia anima e ha rivelato aspetti del mio pensiero non facilmente intuibili. Ha percepito ed evidenziato con acume certi aspetti che affondano le loro radici nella notte della mia vita e ha saputo creare un lettura che suscita interesse verso il mio mondo e verso la conoscenza di questa mia raccolta. Grazie!

La Sicilia, terra e donna

La vicenda terrena dell’anima è continua ricerca. Di affermazione, di sublimazione; di un punto molle dal quale affiorare per ritrovare le proprie radici. Una zona di frontiera che può essere il sogno, la spiritualità, la meditazione: in altri termini, un luogo da cui lo spirito può trascendere e liberarsi. In Marcello Comitini, invece, lo specchio attraverso cui l’anima si palesa è proprio la carnalità. La sua è la poesia dei colori che feriscono gli occhi, degli umori corporei, dei profumi di pelle anonima percepiti una sola volta e mai dimenticati; queste e altre sensazioni passeggere, in lui, diventano le “formule” che consentono all’anima di dare corpo e voce ai dolori più nascosti, al disagio di una vita estranea, ad un’ancestrale e inestinguibile fame d’amore. Una dicotomia che è l’uomo stesso, inesorabilmente immerso nella realtà sensibile e, ad un tempo, segretamente ossessionato dalla sua anima. La condizione umana raccontata dal Comitini…

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