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Riporto la mia traduzione della poesia pubblicata sul sito “Poesia in rete” .
Se vieni per restare, lei dice, non parlare.”
Bastano pioggia e vento sopra le tegole,
basta il silenzio accumulato sopra i mobili
come polvere dopo secoli senza te.
Ancora non parlare. Ascolta ciò ch’è stato
lama nella mia carne: ogni passo, un ridere lontano,
l’abbaiare di un cane, lo sportello che sbatte
e questo treno che non finisce mai di passare
sulle mie ossa. Rimani senza parole: non c’è nulla
da dire. Lascia che la pioggia ridiventi pioggia
e il vento questa marea sotto le tegole, lascia
il cane gridare il suo nome nella notte, lo sportello
sbattere, andarsene lo sconosciuto in quel luogo vuoto
dove io morirò. Rimani se vieni per rimanere.
Guy Goffette
(Traduzione di Marcello Comitini)
∗∗∗
L’attente
Si tu viens pour rester, dit-elle, ne parle pas.
Il suffit de la pluie et du vent sur les tuiles,
il suffit du silence que les meubles entassent
comme poussière depuis des siècles sans toi.
Ne parle pas encore. Écoute ce qui fut
lame dans ma chair : chaque pas, un rire au loin,
l’aboiement du cabot, la portière qui claque
et ce train qui n’en finit pas de passer
sur mes os. Reste sans paroles : il n’y a rien
à dire. Laisse la pluie redevenir la pluie
et le vent cette marée sous les tuiles, laisse
le chien crier son nom dans la nuit, la portière
claquer, s’en aller l’inconnu en ce lieu nul
où je mourais. Reste si tu viens pour rester.
Guy Goffette
da “La Vie promise”, Éditions Gallimard, 1991
altro poeta belga a me sconosciuto, per cui ringrazio entrambi per l’occasione che offrite di allargare la sua notorietà su questo spazio; andrò a leggermi altro sull’autore, dovrebbe essere facile reperire sue opere visto che è vivente. Un caro saluto Marcello.
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