Al buio (foto dal web)
Ancora, se le vene che attraversano i muri
non scaldassero la casa e tu non fossi più
sorriso che m’illumina ma scaglie
leggère di una cenere che mi vola intorno
dovrei dire ho freddo, lasciare
queste stanze vuote, scendere per strada
incontrare gente, accostarmi ai loro corpi
come al cinema quando ci si siede al buio
e sullo schermo appaiono le scene
finali della storia.
Riderei confuso insieme a loro.
O piangerei da solo
nascosto nel sonoro buio della sala?
marcellocomitini 
non è chiaro come si possa reagire sprofondando un’ipotetica solitudine fintanto che non la si vive, di certo il gelo che si immagina è sconcertante soprattutto se nella vita si sono già provate simili situazioni. Bravissimo Marcello!
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Condivido in pieno la tua riflessione, Daniela. Grazie della visita e dell’apprezzamento.
Buona notte e buon sabato.
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perdona l’errore…sprofondando in un’ipotetica… ( scrivo troppo in fretta, un mio difetto)
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Errore più che perdonato!!
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a volte si vive in completa solitudine anche se siamo con altri forse ci amiamo troppo e pensiamo che gli altri non possono amarci? la solitudine impigrisce e l’egoismo di chi ha necessità di amore aiuta a scacciare la pigrizia e la solitudine bellissima poesia marcello fa riflettere ciao buona notte
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Il miglior complimento ch’io possa ricevere è sentirmi dire che le mie poesie fanno riflettere. Grazie, Gabriella. Buona notte e buon sabato.
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L’ha ribloggato su Alessandriacity.
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L’ha ripubblicato su iwantyouhappye ha commentato:
. . . riderei confuso … o piangerei da solo nascosto nel buio …
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