“La sera rorida
mi porta la diletta, attesa voce
di mio padre che torna e non è morto.”
Un’altra splendida lettura dell’amico Luigi Maria Corsanico.
“La sera rorida
mi porta la diletta, attesa voce
di mio padre che torna e non è morto.”
Un’altra splendida lettura dell’amico Luigi Maria Corsanico.
Grazie, Marcello, per la tua generosità! Un abbraccio riconoscente, con profonda stima per la tua persona e per la tua opera! Luigi
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Nessuna generosità, Luigi. È talmente difficile incontrare persone come te, che amano la vera arte! E allora queste persone bisogna portarle sul palmo della mano, e non bisogna perderle di vista.
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Grazie per queste tue parole, sono così necessarie nella vita, non hanno prezzo…. grazie di cuore!
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Ecco quello che ha scritto su facebook la mia amica pittrice
Beatrice Borroni: Si ritrova tutta la malinconia del vivere di Comitini amplificata dalla stupenda interpretazione di Corsanico
Se vuoi visitare il sito della pittrice ecco il link:
http://www.borronibeatrice.it/
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Grazie, lo farò senz’altro!
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Che sorpresa! conoscevo Borges come scrittore, con l’Aleph, e non come poeta. Che bella scoperta 🙂
Buon weekend 🙂
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Questo è uno dei motivi, l’altro essendo la bravura di Luigi nella lettura e nella scelta dei testi, il motivo per cui ho pubblicato questo post. Grazie Amleta della tua visita e del tuo commento.
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bella questa visione della pioggia che fa già parte di un passato scivolato via e che ritorna malinconicamente in una voce familiare.Ma è l’insieme che rende unica l’interpretazione di Luigi Maria Corsanico cui la voce ben modulata ha come sottofondo una musica che include quel ritmo lontano ma persistente tipico della pioggia che cade.E dulcis in fundo anche la fotografia. Marcello grazie per la proposta per cui occhi orecchi e cuore unitamente ringraziano te e Luigi Maria
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Grazie, Daniela di questo bel commento. Il merito è tutto di Borges che ha scritto e di Luigi che legge. Io, come ogni buon ambasciatore non porto pena né meriti 🙂
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