Non socchiudere gli occhi

ti-passo-accanto

 

Ti passo accanto e il tuo profumo spande
il fiato di una luce calda
da una porta aperta sopra un letto sfatto.
Atteggi il corpo in molli pose.
Le gambe nude entro stivali bianchi
il ventre e i seni in vesti trasparenti.

Socchiudi gli occhi come femmina fatale
saettando la lingua dalle labbra schiuse.
Alle orecchie degli uomini sussurri
le parole d’amore
freddamente dette con un soffio
che svapora nel nulla della notte.

Corpi che inchiodano il tuo corpo
come strumento opaco
su cui sfogare irrefrenabili piaceri
con risa e schizzi d’animali sterili.

Ah, sì, lo so!
Non hai mai udito sussurri innamorati
né sulla guancia mai posarsi un bacio.
Il cuore non ti batte di passione né
freme la tua anima svilita.

Non socchiudere gli occhi come femmina fatale.
Non così con me.
Ah, tu lo sai!

Non voglio quel dolore
che nei tuoi occhi e nel sorriso vago
delle tue labbra rosse
tesse come un ragno sottili tele
e nelle tue parole il tono falso
d’una serva altera.

4 pensieri su “Non socchiudere gli occhi

  1. Grazie del tuo commento, Daniela.
    Proprio così: l’amore mercenario non conosce – come giustamente dici tu – né passioni né dolcezze. In altre poesie tuttavia spesso mi sono schierato a fianco di quella umanità dolente che si cela sempre e comunque in fondo all’animo di una prostituta, in quanto donna e in quanto essere umano.

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