Luce 23 dicembre 201623 dicembre 2016 / marcello comitini foto di Anka Zhuravleva La luce prigioniera nella stanza proietta sul soffitto grappoli di foglie come una finta luna e poche stelle in un cielo percorso dalle nuvole. Assorto nel silenzio il cuore dorme e gli occhi fissano le immagini fluttuanti come drappi di un amore dissolto tra le dita. Il bianco del tuo corpo come nuvola lontana sembra farsi lentamente più vicino. Scorre la tua risata più limpida dell’acqua sotto il sole e le tue mani di gabbiano toccano il peso del mio corpo per placarne l’arida tempesta. S’impennano nel vento taglienti come lame discendono a ferire il desiderio e i fuochi accesi in fondo al cielo soffocato dalle tenebre. Sul mio petto celi il viso ed al mio cuore giunge l’oscuro grido del tuo sguardo che sprofonda come il sole dentro la massa informe della notte. No, non svanire! Resta ancora! Inganna la memoria col profumo dolce del tuo sangue. PubblicitàCondividi:TwitterFacebookWhatsAppE-mailLinkedInMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati
Scorre la tua risata/più limpida dell’acqua sotto il sole/e le tue mani di gabbiano toccano/il peso del mio corpo per placarne l’arida tempesta… l’incantata dolcezza di questo pasaggio è sublime.Ciao Daniela "Mi piace"Piace a 1 persona Rispondi
Scorre la tua risata/più limpida dell’acqua sotto il sole/e le tue mani di gabbiano toccano/il peso del mio corpo per placarne l’arida tempesta…
l’incantata dolcezza di questo pasaggio è sublime.Ciao
Daniela
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Grazie della visita e del commento, Daniela.
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