
Heingki Koentjoro, mangrove symphony
Le parole dei poeti sono come le rose:
profumano i crepuscoli delle città
quando brillano le luci delle vetrine
e il cuore si nasconde in angoli bui.
Parole come canne sullo specchio dello stagno
dove ninfee galleggiano in acque serene
e corpi che si uniscono bacio contro bacio
in una sonnolenta nenia del cuore.
Versi che si nutrono di capelli di mani
di sogni abbandonati di lacrime spinose
rose che scendono dagli occhi sulle guance
abbracciano condannano fanno naufragare
lanciano segnali da naviglio a naviglio
nel mare in tempesta di lenzuola rotte.
E ci sono versi che non appartengono ai poeti
versi sporchi di ferro corrosi dalla ruggine
stipati in magazzini lungo porti abbandonati
dove non attraccano che poveri battelli
colmi di stanchezza e di piedi scalzi.
Parole di chi cade dentro buchi sudici
senza morire né vivere d’inedia,
cani da strada maltrattati poveri,
vecchi cacciati dalla loro vita
giovani che chiedono giorni in cui sperare.
Versi che si scrivono da soli
sulle lavagne sporche dei sobborghi.
Versi che si arrampicano lungo gli edifici
e sui tetti più alti tagliano nello spazio
le proporzioni esatte del bene e del male.
Bella, buon fine settimana 🙂
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Grazie d’essere passata dal blog. Buon fine settimana anche a te 🙂
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penso che i poeti ascoltano le onde malvagie o calme del loro cuore e sanno quando tramutarle in versi noi possiamo solo leggere quanto sia intenso il loro grido e immergersi nei loro versi se li sentiamo nostri ciao poeta
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Grazie Gabriella del tuo commento. Hai perfettamente ragione. Io ho capito che molti poeti amano scrivere cose dolci e rassicuranti e moltissimi lettori amano anch’essi leggere cose dolci e rassicuranti. Ma spesso la vita, soprattutto per alcuni, non è né dolce né rassicurante e chi è fortunato non deve mai dimenticarlo.
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basta guardare il mare pochi fanno il bagno quando il mare è mosso le onde impetuose potrebbero trascinarli via meglio un mare calmo e dolce le onde fanno paura e chi si tuffa magari per salvare qualcuno diventa un eroe per tutti. é vincere la paura che ti fa sentire un uomo libero è amare in modo incodizionato che riesce ad affrontare quell’onda che fa tanta paura ciao
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Hai perfettamente ragione. Amare e vincere. Buona notte, e buona domenica, Gabriella.
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Condivido Marcello.
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