Senza ali

Senza ali

Un platano cinereo e lunghi rami spogli

come candelabri su un altare saccheggiato

imprigionano i giorni invernali

e le notti cupe – dico – di nuvole e di gelo.

Aspetterò la pioggia.

Guardo il cielo d’una luce segreta grigionera

e torco tra le mani un ramoscello

strappato dal feroce brontolio del vento.

Un ragazzino danza sulla neve

con un grande fiore bianco in mano

una rosa centifoglie forse o una gardenia

e l’innalza all’infinito sciame delle stelle.

Occhi che ci spiano nel buio

fluttuano minacciosi tra le nuvole.

Uomo o ragazzo – bisbigliano tra loro

con il linguaggio palpitante delle stelle.

Sorrido stanco dell’attesa.

Mi si spezza con fragore tra le dita il ramo.

Il ragazzino senza ali – o forse non le ho viste –

è svanito tra le nuvole e le stelle

ha lasciato sulla neve dolorose orme.

Ed inizia la pioggia a cadere con violenza

tra gli scrosci applaudenti del vento.

13 pensieri su “Senza ali

  1. Composizione ricca di simbolismi e metafore che descrivono, in pochi versi, intensissimi e sofferti, l’arco di un’esistenza.
    Dal presente -l’albero spoglio, annerito dagli anni, che ha già dato i suoi frutti, donati, dispersi- attende tempi peggiori, ma senza demordere (il ramoscello torto).
    Il poeta rivede se stesso, da ragazzo, in una veloce rivisitazione della propria vita, quando ancora doveva distendere le ali, con le sue doti (i fiori), il candore, le incertezze, le speranze (innalza all’infinito).
    Il mondo ostile lo giudica: occhi che ci spiano; lui fuori campo, il ragazzo nel ricordo, ricongiunti come in un sogno.
    Il tempo sta per finire (il ramo si spezza) il ragazzo è svanito, consumato dalla vita, rimane solo il poeta a contemplare le flebili tracce della propria esistenza, aspettando che la pioggia e il vento cancelli tutto.

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  2. Pingback: Senza ali | eugenetics

    • Forse nel leggere una poesia, non è tanto importante darne una interpretazione, anche se interpretare significa esser penetrato nello spirito di ciò che si è letto. Forse è più importante lasciarsi pervadere dalla suggestione, vibrare insieme alla musicalità dei versi, abbandonarsi ai pensieri che inconsciamente sorgono in noi. Non sempre e non tutti siamo razionali.

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  3. Pingback: Senza ali | Blog di primononnuocere

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