
Alexander Daniloff, Gli innamorati, 2010
Le parole cresciute nel nido della mente
a sillabe incerte desiderose di cibo
volano lentamente in un cielo di nuvole
e si posano sui frutti maturi delle tue labbra.
Così le mie parole si fanno carne e sangue
bevono dai tuoi occhi sorsi d’infinito
cercano nelle tue braccia il candore delle mandorle
s’inebriano di sogni annegando nel tuo corpo.
Smarrito come in cielo svaniscono le ali
di uccelli che fuggono l’agonia del tramonto
nel solco profondo della tua anima inquieta
affondo le radici della mia solitudine.
Giunge la notte e la carezza del vento
semina di baci la tua pelle di muschio.
Nei suoni che le foglie pronunciano stormendo
alla luce tenera dei tuoi occhi d’autunno
ascolto la tua voce che pronuncia il mio nome.
Bellissimi versi .Buon fine settimana 🙂
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Grazie, Viola. Buon fine settimana anche a te 🙂
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chissà perchè i fiori più belli e profumati nascono in completa solitudine forse perchè non vengono contaminati grazie per questo fiore ciao bravissimo
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Solo adesso mi sono accorto del tuo commento, Gabriella. Grazie. Hai proprio letto nel mio cuore.
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grazie a te per le tue bellissime poesie
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Strepitosa poesia d’amore, che dipinge scene incantevoli di sillabe che si fanno baci e si fanno musica.
Buona serata..!! 🙂
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Grazie, Folate di vento caldo dello splendido commento!
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Prego. .è la verità. .!! 😊
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la poesia attinge dall’amore e l’amore dalla poesia, sembra uno scambio alla pari, ma nel punto in cui si uniscono le emozioni, c’è l’amore assoluto o la sublime poesia.
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